Sono un attore, uno scrittore, un musicista e un collezionista di storie.
Sono nato nel 1970 ad Arezzo, in Toscana. Quel giorno nevicava e dalle mie parti si dice che porti bene. Così mi piace immaginarmi fortunato perché ho una bella famiglia, molti amici e faccio un lavoro che molti vorrebbero fare: far ridere i bambini.
Come faccio? Prima mi metto ad un tavolo e mi invento una storia che sia simpatica, che parli delle cose belle e giuste della vita e che sia a lieto fine (le storie tristi e ingiuste le ascolto solo al telegiornale… perché mi hanno detto che gli adulti devono farlo per forza). Magari ci metto anche qualche canzone perché nella culla, quando sono nato, insieme alla neve è sceso dal cielo un intero pentagramma musicale (un dono di Babbo Natale?). Poi me la leggo tante volte finché non riesco a ricordarmela tutta. Nel frattempo, siccome fa bene, mangio un po’ di frutta. Infine vado a cantarla e a raccontarla ai bambini che me la chiedono: nei teatri, nelle piazze e nelle scuole. Non ci credete? Ho consumato già un bel po’ di suole!
Cantando e raccontando sono capitato nella grande casa della Libera Università dell’Autobiografia dove ho conosciuto Renato, Anna, Chicca, tanti amici e collaboratori e un bambino nascosto dentro ad un libro. Una storia triste ma a lieto fine. Si chiama Tuk, ha pagine e pagine di storie da raccontare e gli piace farlo all’aperto, tra gli alberi e i bambini, perché ama veder sorridere i suoi piccoli amici e pensa che un bambino che ride riuscirà a diventare un adulto capace di dare e ricevere felicità. Da allora, insieme a quel bambino delle favole, ogni estate curo ad Anghiari, con l’aiuto dei collaboratori della Libera Università dell’Autobiografia, una rassegna di teatro tutta dedicata ai piccoli spettatori dal titolo “L’ora di Tuk” (abbiamo pubblicato anche due libri con tutte le storie!).
Nella grande scuola dell’autobiografia ho imparato a giocare con i ricordi che mi restano in testa. Belli, brutti, colorati, in bianco e nero… Non c’è n’è uno con cui adesso non mi vada di iniziare un ballo. E quando ballo mi piace accendere una piccola luce e immaginare che non c’è buio intorno che non possa nascondere un dono. Anche questa è una cosa che ho imparato ad Anghiari.

Ho pubblicato qualche libro e più di un racconto e, per i curiosi, ho una casa virtuale che è possibile visitare con tutta calma: www.giannimicheli.it (ma anche www.giannimicheli.eu). Vi aspetto con un sorriso: io ci metto i trucchi… voi portate il viso!

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